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Gli italiani non amano le password

5 Dicembre 2013 - Partner

Proteggere la propria identità e i propri dati online è ancora molto importante, sebbene assistiamo forse ad una progressiva demolizione di ogni forma di privacy. (a proposito di privacy, inoltre http://www.creact.it/blog/varie/un-display-per-salvaguardare-la-privacy/#.UqCVJ_TuJjY)

password

Secondo i dati pubblicati dall’Ossevatorio Cermes Bocconi e da Affinion International, il 67% degli italiani, infatti, non ha l’abitudine di modificare le proprie password, pratica assolutamente consigliata per tutti coloro operano online. Molti degli internauti nemmeno conosce l’importanza e la quantità dei dati personali presenti online. Il 92% degli intervistati pensa che siano composti solo dai dati anagrafici; l’85% ritiene compresi anche i dati generali; l’80% percento quelli economico finanziari; ma soltanto il 58% include tra i dati personali quelli generati dai servizi di geolocalizzazione sui social network, quest’ultimi molto importanti e al centro di mille polemiche.

Soltanto il 69% degli intervistati ammette di “proteggersi” mentre digita il proprio PIN, mentre il 67% afferma di tenere questi codici di sicurezza separati dalle carte associate. Stando a quanto scrive il sito Linkiesta, attraverso l’analisi di questi dati è stato possibile tracciare i profili che rappresentano le diverse tipologie di utenti: gli ottimisti, i previdenti consapevoli, i fiduciosi e gli ansiosi vulnerabili.

Gli ottimisti rappresentano il 25% del totale e sono coloro danno scarso peso all’uso fraudolento delle informazioni personali contenuti nella rete. I previdenti consapevoli, invece, rappresentano il 22% del campione e si riconoscono per l’elevata rilevanza data all’uso fraudolento dei dati. I fiduciosi rappresentano soltanto il 15% del totale e sono coloro considerano alta la rilevanza del furto dei dati ma che tuttavia hanno una ridotta percezione del rischio delle occasioni in cui ciò possa succedere. Gli ansiosi vulnerabili invece rappresentano il numero più alto, ben il 38% del totale. Sono persone che hanno poca consapevolezza del proprio patrimonio e usano misure di tutela elementari, quasi contraddittorie.

E voi in che profilo vi rispecchiate?

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