L’OCSE stima che circa il 10% della popolazione mondiale totale, quindi circa 650 milioni di persone sono disabili. L’attenzione alla progettazione delle interfacce per queste persone nello sviluppo app non dovrebbe quindi un argomento di nicchia ma una priorità per chi intende sviluppare app per un pubblico vasto.
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Esistono quattro domini di accessibilità da tenere in considerazione quando si vogliono progettare applicazioni in grado di soddisfare i bisogni degli utenti disabili:
– Visione: una persona può essere cieca, daltonica o avere una sfida visiva che rende difficile la messa a fuoco.
– Udito: una persona può essere sorda, avere una perdita parziale dell’udito o avere difficoltà a sentire i suoni entro un certo intervallo.
– Abilità fisiche e motorie: una persona a mobilità ridotta può avere difficoltà a tenere un dispositivo o toccare l’interfaccia.
– Apprendimento e alfabetizzazione: una persona potrebbe avere difficoltà a ricordare una sequenza di passaggi o trovare un’interfaccia utente troppo complessa troppo difficile da elaborare e gestire.
La maggior parte delle moderne app mobili sono scarsamente adattate per l’uso da parte di persone disabili. iOS ha funzioni speciali di accessibilità integrate, tuttavia per farle funzionare correttamente l’interfaccia dell’app dovrebbe soddisfare alcuni requisiti:
Quando si sceglie un carattere è necessario considerare le specifiche di percezione degli elementi con struttura complessa (a, e, o, u). Il loro glifo dovrebbe essere facile e inequivocabile da percepire.
Non si dovrebbe mai sottovalutare l’importanza della scelta del carattere in quanto influenza davvero l’intera esperienza dell’app e, quindi, l’accessibilità. Si consiglia comunque di utilizzare San Francisco, che è un carattere di sistema iOS principalmente perché è dinamico e facile da leggere.
È noto che le persone che soffrono di daltonismo hanno una percezione limitata dello spettro dei colori, il che significa che i colori non portano abbastanza informazioni e per facilitare la sua percezione si dovrebbe fare affidamento sull’intensità dei colori e non sui colori stessi.
Per facilitare la percezione dell’app, si consiglia di migliorare il contrasto dell’interfaccia. In conformità con le Linee guida sull’accessibilità dei contenuti Web (WCAG) 2.0, il colore di sfondo e di primo piano dovrebbe essere abbastanza contrastato da essere visto sia sullo schermo monocromatico sia da persone con una percezione dei colori limitata.
Il rapporto di contrasto non deve essere inferiore a 4,5: 1 cioè un’immagine in bianco e nero ha un rapporto di contrasto massimo di 21: 1.
L’interfaccia multilivello complessa può essere un vero problema per le persone disabili, in particolare per quelli con disturbi della vista e motori. Ecco perché è così importante mantenerlo semplice e coerente.
Il lampeggiamento veloce dello schermo non è sicuro per le persone che soffrono di epilessia fotosensibile, i lampi con una gamma di frequenza compresa tra 4 e 59 Hz sono fortemente vietati.
I pulsanti devono essere abbastanza grandi da essere chiaramente visibili e facili da toccare, utile per gli utenti con disturbi motori. Secondo le regole secondo cui i pulsanti dovrebbero essere alti e larghi almeno 9 mm e ci dovrebbe essere abbastanza spazio libero attorno a loro.
Aggiungere icone, illustrazioni o file audio al testo per migliorarne la percezione da parte delle persone disabili.
Su iOs esistono delle funzioni già inserite da Apple che favoriscono l’accessibiltà. VoiceOver: VoiceOver è una delle più importanti perché aiuta una vasta gamma di utenti.Abilitando VoiceOver nell’app Impostazioni, in Generale> Accessibilità.
Apple ha inoltre fornito un documento guida, ecco alcuni dei suggerimenti:
– Assicurarsi che tutti gli elementi abbiano etichette di accessibilità. Le etichette dovrebbero essere le più corte possibile, idealmente una parola.
– È inoltre possibile aggiungere suggerimenti di accessibilità che vengono letti dopo l’etichetta. Questi sono progettati per gli utenti alle prime armi che hanno bisogno di più informazioni, ma alcune persone consigliano di usarli solo quando necessario.
– I tuoi suggerimenti dovrebbero iniziare con un verbo singolare in terza persona che completa la frase “questo pulsante …” o “questo controllo …”. Ad esempio “Aggiunge un brano alla playlist”. La fine con un punto o un punto completo consente a VoiceOver di leggere il suggerimento in modo più naturale.
– Se l’app è localizzata bisogna farlo per anche per le etichette e i suggerimenti per l’accessibilità.
– Il VoiceOver legge all’utente ciò che vede sullo schermo per impostazione predefinita ma è consigliabile fare una prova d’uso per rendersi conto di cosa legge concretamente. Ad esempio, Tweetbot mostra “8m” sullo schermo, ma legge “8 minuti fa” con VoiceOver.
Per approfondire puoi LEGGERE IL DOCUMENTO APPLE SULL’ACCESSIBILITÀ https://developer.apple.com/design/human-interface-guidelines/accessibility/overview/introduction/