Al giorno d’oggi il mercato digitale è sempre più competitivo e all’orizzonte si prospettano sfide nuove e impegnative. Ecco allora che le imprese di tutto il mondo lavorano duramente per lanciare programmi e software con una frequenza elevata, in modo da battere sul tempo i propri avversari.
Il problema, però, non è tanto quello di offrire novità nel minor tempo possibile, ma assicurare soluzioni di standard eccellente e che possano proporre una user experience di alta qualità. Per poter quindi sviluppare prodotti che soddisfino le aspettative dei consumatori, ci si affida spesso al crowdtesting.
Si tratta di una metodologia che consente di testare un servizio/prodotto coinvolgendo un campione di persone appartenenti ad un preciso target. In questo modo è possibile ottenere feedback e opinioni qualificate e apportare correttivi e modifiche prima del rilascio ufficiale.
L’approccio in remoto e la velocità di esecuzione dei crowdtesting rendono appetibile tale metodo per le aziende, ma per essere davvero efficace deve essere coordinato da un team esperto in user experience. Andiamo a capire meglio in che modo funziona il crowdtesting e come può essere d’aiuto per le società nello sviluppare i propri software.
L’attività di crowdtesting coinvolge un elevato numero di persone, note come tester, che utilizzano e testano un certo prodotto pronto per il lancio sul mercato e hanno il compito di valutarlo come se fossero dei veri clienti.
I gruppi di tester sono community controllate e costruite per sfruttare tali prodotti sotto ogni punto di vista, testandone accessibilità, funzionalità, facilità d’uso e così via. Le organizzazioni più grandi e avanzate si affidano a community eterogenee per ricevere risultati idonei secondo le richiese dell’azienda.
I vari tester si distinguono per dati anagrafici e per la categoria di dispositivo usato e lo scopo finale è sempre quello di avere risultati accurati, imparziali e approfonditi.
Grazie al crowdtesting però si può contare sull’approccio fresh eye, il quale permette di trovare bug che coloro che conoscono il prodotto o lo hanno sviluppato non riescono a percepire. Inoltre, tale metodologia assicura una risposta rapida grazie al lavoro contemporaneo di più persone.
Ma come viene eseguito un processo di crowdtesting? Per farlo, generalmente si segue un procedimento diviso in 5 fasi diverse:
In una realtà dominata ormai da software con cicli di vita sempre più brevi, la fase di testing diventa di vitale importanza per dare risposte rapide e tempestive in ogni fase dello sviluppo, dalla progettazione al rila,scio e fino all’ottimizzazione, secondo le esigenze dei consumatori.
È in quest’ottica che una metodologia come il crowdtesting è particolarmente apprezzata dalle aziende per una serie di ottimi motivi:
Quando si decide di affidarsi al crowdtesting è molto importante scegliere con attenzione la società che si occuperà del lavoro in quanto si dovranno ottenere risultati precisi ed efficaci, risparmiando tempo e soprattutto denaro.
Vediamo qualche consiglio per individuare l’agenzia più giusta per le proprie necessità:
È evidente come non si possa sottovalutare assolutamente la scelta dell’agenzia di crowdtesting poiché un lavoro fatto male restituirebbe risultati e dati inutilizzabili o dannosi.
Concludendo, possiamo affermare come il crowdtesting sia un valido alleato per le imprese che devono lanciare un prodotto, ma ovviamente non potrà mai sostituire i test interni svolti dal team di sviluppo. Sarà piuttosto complementare alle varie attività di software testing aziendali.