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Blockchain: la tecnologia che cambierà il futuro

29 Agosto 2022 - Storie Digitali

A chi non è mai capitato di sentir parlare di Bitcoin, criptovalute o token? Alla base di questi argomenti così attuali c’è una comune tecnologia denominata blockchain, di cui gran parte delle persone non ne conosce ancora il significato o l’importanza.

La diffusione delle blockchain è stata essenziale per il mercato delle criptovalute e di fatto ne costituisce il cuore pulsante che permette di gestire e registrare ogni singola transazione per ottenere dei profitti apprezzabili.

In realtà, una rete blockchain non viene utilizzata soltanto a proposito delle monete virtuali, ma sta trovando largo impiego in molti altri settori come quello bancario, finanziario, vendita al dettaglio, energia e molto altro.

Ma come funziona una rete blockchain, quali vantaggi offre e come viene sfruttata in concreto?

Cos’è una blockchain

La tecnologia blockchain funziona come un database o registro di contabilità immutabile e condiviso che serve a semplificare la registrazione delle transazioni e la tracciabilità degli asset di una rete commerciale.

Tale registro è composto da una catena di blocchi, ognuno dei quali contenente delle informazioni. Quando viene eseguita una transazione, la modifica ed il consenso vengono distribuiti lungo tutti i nodi della rete.

Si ha quindi un nuovo blocco concatenato a quello antecedente che sarà dotato di un codice hash, una rappresentazione alfanumerica dei dati, il quale è univoco e può cambiare solo se uno dei dati del blocco viene modificato.

C’è poi l’hash del blocco precedente nella catena che funge da riferimento per tenere i blocchi in ordine cronologico. Invece la marca temporale indica il momento preciso in cui il blocco è stato creato ed è indispensabile per preservare la cronologia della concatenazione.

Questi 3 elementi fanno in modo che i vari nodi della blockchain non possano essere modificati, rendendoli di fatto immutabili. Infatti, se qualcuno provasse a modificare un blocco, cambierebbero sia l’hash che la marca temporale, alterando l’intera catena.

Tutti coloro che partecipano alla rete blockchain hanno il permesso di accedere al registro condiviso, dove le transazioni vengono registrate soltanto una volta, risolvendo il problema delle duplicazioni tipiche delle reti tradizionali.

Inoltre, se una transazione contiene un errore, bisognerà aggiungerne una nuova per correggere lo sbaglio. Alla fine, entrambi i record saranno visibili.

Come funziona la blockchain

Le blockchain oggi trovano un uso diversificato rispetto agli inizi, ma i principi di fondo su cui si basano sono sempre gli stessi. In particolare, il loro funzionamento è costruito su 6 punti fermi:

  • Decentralizzazione: i dati presenti nel registro della blockchain sono distribuiti lungo i nodi, in maniera tale da assicurare la resilienza e la sicurezza dei sistemi anche nell’eventualità di attacchi ad uno o più blocchi. Significa che il potere decisionale passa da un ente centralizzato ad una rete distribuita.
  • Tracciabilità: i vari elementi salvati nel database sono tracciabili in ogni loro parte. Infatti, è possibile risalire alla loro provenienza e alle ipotetiche modifiche aggiunte nel tempo.
  • Consenso: una blockchain definisce delle regole a proposito del consenso dei partecipanti per quanto riguarda la registrazione delle transazioni. Non a caso si possono aggiungere nuove transazioni solo se la maggior parte dei partecipanti è d’accordo.
  • Programmazione: le operazioni all’interno della blockchain possono essere programmate in anticipo, così da poter attendere che si verifichino specifiche condizioni prima di avanzare con l’inserimento.
  • Trasparenza: quel che fa parte del registro è visibile e facilmente accessibile da ciascun blocco della catena o attraverso servizi che consentono di interrogare la blockchain senza modificarla. In parole più semplici, nessuno può occultare o alterare dati senza che la rete venga a saperlo.
  • Immutabilità: come detto, una volta che si è registrata un’informazione sul registro, questa non può essere più cancellata o modificata. Ciò fa sì che la rete blockchain non possa essere manomessa da parte di malintenzionati.

Per quanto riguarda invece la sua architettura, la blockchain comprende i seguenti componenti:

  • Libro mastro: il libro mastro condiviso è il database della blockchain che conserva le transazioni, le quali possono essere modificate da tutti i membri della rete. Generalmente le tecnologie basate su libro mastro prevedono delle regole rigide su chi può apportare delle modifiche e come.
  • Contratti smart: le aziende usano i cosiddetti contratti smart per la gestione dei contratti societari senza che sia coinvolta una terza parte. Si tratta di programmi presenti nella blockchain che sono eseguiti automaticamente quando le condizioni predefinite sono soddisfatte. Dunque, il contratto smart è un gruppo di regole che stabilisce delle impostazioni automatiche per velocizzare le transazioni (per esempio, i pagamenti automatici).
  • Crittografia: la crittografia a chiave pubblica serve ad individuare univocamente i partecipanti alla blockchain. Il meccanismo produce due chiavi per ogni membro della rete. Una chiave è pubblica, cioè uguale per tutti, mentre l’altra è privata e differente per ciascuna persona. Le due chiavi devono essere usate insieme per avere accesso ai dati del libro mastro.

Quanti tipi di reti blockchain esistono?

Una volta compreso come agisce un registro blockchain, è bene andare a capire quante tipologie di reti blockchain esistono oggi.

  1. Reti blockchain pubbliche: le reti pubbliche non prevedono autorizzazione e consentono a qualsiasi utente di prendervi parte. I membri hanno tutti gli stessi diritti di modifica, accesso e convalida. Queste reti blockchain pubbliche sono quelle che le persone utilizzano per estrarre e scambiare criptovalute come Bitcoin ed Ethereum.
  2. Reti blockchain private: una singola istituzione ha il controllo della blockchain privata, definita anche blockchain gestita. L’autorità centrale decide chi può accedere e quali diritti avrà. Le reti private sono decentralizzate solo in parte in quanto hanno delle restrizioni per accedere. Esempio di blockchain privata è Ripple, una piattaforma di scambio valute digitali per le aziende.
  3. Reti blockchain ibride: quelle ibride uniscono componenti delle reti pubbliche e private. Le imprese possono creare dei sistemi privati con autorizzazioni congiuntamente ad un sistema pubblico. In tal modo, possono verificare l’accesso ad informazioni specifiche, lasciando pubblico il resto dei dati.
  4. Reti blockchain di consorzio: le reti blockchain di consorzio sono coordinate da un gruppo di società. Le aziende hanno la responsabilità di preservare la blockchain e decidere i diritti di accesso. È la soluzione ideale per i settori in cui le organizzazioni hanno scopi condivisi. La Global Shipping Business Network Consortium è proprio un consorzio no profit che ha l’obiettivo di digitalizzare l’industria navale ed incrementare la cooperazione in campo marittimo.

I benefici di una rete blockchain

La tecnologia blockchain è in costante ascesa ed è sempre più apprezzata nei differenti ambiti dell’economia globale che necessitano di un’archiviazione sicura e decentralizzata dei dati.

Infatti, presenta dei notevoli vantaggi rispetto ai più tradizionali database. Vediamo quali:

  • Sicurezza: in quanto decentralizzata, nella blockchain i dati sono registrati in copie distribuite tramite rete peer-to-peer. Ciò vuol dire che i nuovi blocchi aggiunti devono essere convalidati dai computer della rete. Ecco perché le reti blockchain garantiscono un elevato livello di sicurezza e trasparenza che le moderne transazioni virtuali richiedono.
  • Efficienza: nelle blockchain il coinvolgimento umano nel verificare le transazioni è in molti casi ridotto al minimo. Infatti, il compito di validare i nuovi dati inseriti è lasciato ad un gruppo di computer. Di conseguenza ci saranno meno errori ed una maggiore efficienza in confronto ad altri metodi di memorizzazione delle informazioni.
  • Pagamenti e transazioni verificate: le transazioni effettuate mediante rete blockchain sono estremamente sicure e sottoposte ad approvazione prima di essere registrate. In aggiunta, non ci sono limitazioni di tempo e nella gran parte dei casi le operazioni possono essere svolte 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno.

Blockchain: criptovalute, token e ICO

Il meccanismo di nodi concatenati tra loro che regola l’intera blockchain è alla base della stessa idea delle criptovalute.

La prima transazione costruita su blockchain risale al 2009, anno nel quale è nato il Bitcoin, la criptovaluta più famosa e diffusa, ideata dal misterioso Satoshi Nakamoto.

Questa moneta virtuale è stata la prima ad usare un registro distribuito per tracciare le transazioni. La novità principale introdotta dai Bitcoin consisteva nel fatto che ciascuna transazione era legittimata ed autorizzata da una rete decentralizzata e non da altri enti centrali.

I nodi che mettono a disposizione la propria potenza di calcolo sono definiti miner e guadagnano una frazione di criptovaluta per ogni blocco al quale prendono parte.

In questo caso si parla di mining, ovvero la condivisione della potenza di calcolo degli hardware di coloro che partecipano alla rete.

Spesso oggetto di critiche e problematiche, ai Bitcoin sono seguite anche altre criptovalute e piattaforme che in parte hanno cercato di migliorarne di difetti. Le più note sono Ethereum, Primecoin, Cardano, Solana, Decentraland e Zcash.

Strettamente connessi alla blockchain sono poi i famigerati token. Non sono altro che informazioni digitali distribuite su un registro condiviso e sono associate univocamente ad una sola ed esclusiva persona del sistema.

Insomma, il token definisce la proprietà di un asset, la ricezione di un pagamento oppure l’accesso ad un servizio.

Attualmente tra i token più diffusi ci sono gli NFT, i non-fungible token. I token non fungibili costituiscono tutti quei beni digitali che gli utenti posseggono attraverso la blockchain che ne registra la proprietà. Il termine non fungibile significa che i singoli beni posseduti non possono essere scambiati e sono immutabili.

Dalle blockchain sono derivate anche le ICO (Initial Coin Offering), delle forme di finanziamento impiegate specialmente dalle startup.

Tradotto in parole semplici, con un’ICO si propone al pubblico un progetto che sarà realizzato per mezzo della blockchain sviluppando token da cedere ai finanziatori in cambio di un compenso.  Le ICO vengono attivate pure per le raccolte fondi tradizionali oppure per creare delle nuove criptovalute.

Quali applicazioni trova oggi la blockchain?

Le blockchain rappresentano forse una delle tecnologie più promettenti ed i suoi sviluppi futuri sono ancora un’incognita. Quel che è certo, è che la sua semplicità ed affidabilità apre nuovi orizzonti di applicazione, svincolati dal ramo bancario e delle criptovalute.

Infatti, l’utilizzo della blockchain sta diventando frequente in diversi ambiti come i trasporti, l’industria manifatturiera, il fund raising e tanti altri.

A beneficiarne saranno soprattutto i settori economici che richiedono una certificazione delle informazioni. Secondo gli analisti, la maggioranza delle società e delle attività imprenditoriali avrà dei vantaggi dalle reti blockchain.

In special modo si potranno apprezzarne i benefici anche in campo commerciale, con transazioni autenticate e registrate da una piattaforma decentralizzata che non necessita di una supervisione da parte di un soggetto centrale, assicurando comunque la giusta protezione da frodi e cyberattacchi.

Andiamo a scoprire quali campi di applicazione hanno le blockchain:

  • Banche e finanza
  • Cybersecurity
  • Pubblica amministrazione
  • Supply Chain Management
  • Assicurazioni
  • Industria 4.0
  • Sanità
  • Scuola
  • Pagamenti digitali
  • Istruzione
  • Leasing autovetture/car-sharing
  • Musica online
  • Scommesse
  • Energia elettrica
  • Fund raising

Appare evidente come negli ultimi anni le blockchain abbiano conquistato molti dei settori di applicazione più importanti, anche se per molti aspetti non è ancora ben chiaro in che modo la tecnologia possa effettivamente migliorare i vari processi esistenti.

Il riferimento principale rimane ovviamente l’ambito finanziario, ma le prospettive di crescita per le blockchain fanno pensare ad un futuro luminoso, con ampi margini di ampliamento.