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Alessandro Cadoni – da domani inizia a commettere meno errori degli altri.

Alessandro Cadoni spiega

30 Settembre 2019 - Storie Digitali

[vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” mobile_element=”” overlay_strength=”0.3″ shape_divider_position=”bottom” bg_image_animation=”none”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_link_target=”_self” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” width=”3/4″ tablet_width_inherit=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” column_border_width=”none” column_border_style=”solid” bg_image_animation=”none”][vc_column_text]Ho voluto intervistare personalmente Alessandro Cadoni, co-founder di Friendz, per capire meglio quale sia il migliore approccio imprenditoriale per essere in grado di stare al passo con le nuove forme di finanziamento all’impresa.

Partiamo dalla fine, cosa vi ha spinto a realizzare una Initial Coin Offering e aprire Friendz alla blockchain?

È capitato nel momento giusto. Stavamo discutendo riguardo a un potenziale round di finanziamento tramite equity crowdfunding quando il nostro cofonder Giorgio ci ha raccontato che stava seguendo questa nuova tipologia di raccolta fondi, che stava andando forte in tutto il mondo da pochissimo tempo. Così abbiamo deciso di provare a capire se si poteva fare e dopo qualche settimana di studio abbiamo deciso di partire. Il tutto è poi venuto naturale perché il nostro modello era ben predisposto alla blockchain sia per il fatto che già avevamo una moneta interna, sia per alcuni processi che avevamo già decentralizzato alla community, come per esempio la verifica delle transazioni.

Vi aspettavate una risposta così positiva? Quali sono gli investimenti da fare grazie a questo risultato che ritenete prioritari?

Il risultato è stato inaspettato, fino a qualche settimana prima pensavamo di aver fallito nel tentativo di raccolta. Dopo aver speso diverse centinaia di migliaia di dollari nel marketing tradizionale non avevamo ottenuto risultati, così abbiamo deciso di utilizzare quello che avevamo imparato in questi anni per dare visibilità al progetto, ovvero coinvolgere le persone e far fare a loro pubblicità al progetto tramite passaparola.

Consigliereste ad un’azienda che si sta strutturando un progetto digitale di aprirsi al mondo della blockchain?

La blockchain è una tecnologia abilitante per molti business innovativi e una tecnologia solida si cui appoggiarsi, quindi si è assolutamente consigliata.
Non bisogna però confondere la blockchain con le criptovalute, che invece formano un settore al momento esclusivamente legato e dipendente dalla speculazione che può rivelarsi molto pericoloso per chi non è preparato o è da poco nel settore.
Quindi il consiglio è di studiare molto e prepararsi. Ogni volta che viene scoperta una nuova tecnologia, nella fase di hype è molto facile imbattersi in qualsiasi tipo di truffa.

Friendz spesso viene accostato al mondo degli influencer, è il reale posizionamento del progetto?

Friendz nasce per avvicinare il consumatore finale al brand, per cui il termine tradizionale di Influencer Marketing non ci descrive totalmente. Siamo nati come un particolare caso di influencer marketing focalizzato sui cosiddetti micro-influencer, ovvero persone molto attive sui social con profili che vedono come audience non più di qualche migliaio di persone ma che vedono una forte relazione di fiducia con queste ultime data dalla conoscenza diretta tra loro.
Essendo di fatto una vera e propria agenzia ci occupiamo anche di progetti tradizionali di influcencer marketing in cui le campagne svolte sulla nostra app sono a volte parte di una strategia social più allargata.

Oltre alla perfetto sinergia dei due prodotti, il punto di forza è la vision comune riguardo le due aziende e la possibilità di condividere risorse e utilizzare economie di scala per quanto riguarda la gestione di utenti e clienti.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_link_target=”_self” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” top_margin=”2%” width=”1/4″ tablet_width_inherit=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” column_border_width=”none” column_border_style=”solid” bg_image_animation=”none”][split_line_heading]

Identikit dell’imprenditore

[/split_line_heading][image_with_animation image_url=”12002″ alignment=”center” animation=”Grow In” border_radius=”none” box_shadow=”none” max_width=”100%”][vc_column_text]Alessandro Cadoni, Imprenditore e CEO di Friendz

Il suo consiglio per il tuo progetto digitale: Il segreto, come sempre, è commettere meno errori degli altri. Chi inizia un progetto ora, spesso parte svantaggiato avendo poca esperienza, ma ha il pregio di poter imparare dagli errori commessi dagli altri ed essere più veloce nella loro risoluzione.
Il mio consiglio quindi è di studiare il più possibile, non sui libri, ma sui protagonisti del proprio settore. Cercare di conoscere chi prima di noi è su questa strada ci permetterà di sopravvivere più a lungo e spesso si scoprirà che ci si può dare una mano.

Segni particolari: ama il gioco di squadra

Business Story

Ha iniziato a laovorare a Friendz mentre si stava laureando ed ad interessarsi alla blockchain industry. Ha fondato Friendz insieme ad altri due colleghi di università.

Friendz è poi stata finanziata da Triboo e continua a crescere.

Cosa sta facendo adesso

Sta portando Friendz in tutta Europa dopo aver raccolto dei fondi grazie al successo dell’ ICO.

Profilo linkedin: https://www.linkedin.com/in/cadonialessandro/[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]