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Ecco lo Sprecometro: la nuova app che ci aiuta a capire quanto cibo buttiamo via

28 Marzo 2023 - Mondo App

Lo spreco alimentare è un argomento molto attuale a livello globale, soprattutto nei Paesi più industrializzati e ricchi del pianeta. Si tratta di un problema dai risvolti sociali, ambientali ed economici di non poco conto.

Secondo la FAO, circa un terzo di tutti i prodotti alimentari nel mondo viene sprecato e ciò ha un impatto negativo sulla sicurezza alimentare e sulle risorse naturali. Negli ultimi anni la tecnologia sta cercando di dare il proprio contributo per contrastare le più comuni forme di spreco lanciando applicazioni e piattaforme innovative.

Proprio con questo scopo l’Osservatorio su cibo e sostenibilità Waste Watcher International ha sviluppato lo Sprecometro, un’app che aiuta gli utenti a controllare la quantità di alimenti che si gettano via e a correggere le abitudini quotidiane.

Andiamo a scoprire come funziona lo Sprecometro e come può essere d’aiuto per provare a contenere gli sprechi alimentari.

Cos’è lo Sprecometro

Il 5 febbraio 2023, in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, Andrea Segré, fondatore di Spreco Zero e Andrea Maggi, ambasciatore delle buone pratiche, hanno presentato la nuova applicazione sviluppata dall’Osservatorio Waste Watcher International sul tema del cibo e della sostenibilità.

L’app, denominata Sprecometro, è nata dallo sforzo del Dipartimento di Scienze Tecnologiche agroalimentari dell’Università di Bologna e di Last Minute Market ed è stata concepita con lo scopo di misurare ed impedire lo spreco di cibo, che sia da soli o in gruppo.

Ciò è possibile grazie all’aggiornamento del diario dello spreco presente nell’app, dove l’utente potrà analizzare i progressi ottenuti nel tempo, stabilendo anche degli obiettivi precisi e in linea con l’Agenda ONU per lo spreco sostenibile.

Inoltre, lo Sprecometro assegna dei punteggi per ciascuna variazione in diminuzione dello spreco individuale e per ciascun contenuto visionato (letture, video, schede, quiz). Si possono poi creare dei gruppi di riferimento come famiglia, amici, classe di studio, dipendenti aziendali, pubblica amministrazione.

Così facendo, si potranno misurare i dati aggregati di impatto ambientale e economico per analizzare i progressi di un singolo o dei gruppi. Per finire, collegandosi al canale Instagram Sprecometro si possono condividere i risultati raggiunti dalla comunità cha partecipa alla sfida mondiale lanciata dall’ONU di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030.

Lo Sprecometro è dunque molto di più di una comune applicazione, in quanto è un utile strumento per valutare le conseguenze economiche e ambientali dello spreco di cibo nelle case, nelle aziende e negli ambienti scolastici. Per ogni gruppo o individuo l’utente conoscerà l’impronta carbonica e l’impronta idrica.

Ad oggi più di 500 studenti in tutta Italia, cioè tutti quelli iscritti al nuovo liceo di transizione ecologica e digitale, hanno già avuto modo di testare lo Sprecometro.

Dai primi risultati si è visto che il cibo sprecato tocca i 196,5 kg, equivalenti alle emissioni di un’auto che percorre circa 8.000 km e a 670.000 bottiglie da mezzo litro d’acqua. Inoltre, studi recenti hanno evidenziato come le tonnellate di cibo buttate via generano una perdita pari a 940 miliardi di dollari all’anno nel mondo.

Come funziona lo Sprecometro?

Come detto, lo Sprecometro è un’app gratuita e facilmente utilizzabile da chiunque. Una volta eseguito il download, per poter aprire un account dovrete rispondere ad un questionario preliminare che dura circa 5 minuti.

Il sondaggio ha l’obiettivo di definire il target di appartenenza dell’utente, classificandolo in uno dei 4 profili predefiniti che si distinguono secondo le risposte del questionario sulle abitudini di consumo e spesa alimentare e sulla quantità in grammi di spreco per 23 tipi di alimenti (carne bianca, carne rossa, frutta fresca, verdure, pane…).

Concluso questo test, verrà assegnato alla persona un profilo che va dal carattere meno attento a quello più attento: Sprecone, Disattento, Attento, Parsimonioso.

Tenendo conto della quantità di grammi sprecati per ogni alimento, l’app fornisce una misura in grammi totali e del relativo impatto in euro e in termini ambientali che cambia secondo gli aggiornamenti dati dall’utente. L’impronta ecologica è espressa in kg CO2-eq, mentre l’impronta idrica in m³ di acqua.

I dati riguardanti l’impronta carbonica sono trasformati in km percorsi con l’auto e l’impronta idrica è convertita invece in bottiglie d’acqua da mezzo litro, in modo da fornire una rappresentazione istantanea dell’impatto generato. Gli stessi impatti prodotti sono poi raffigurati in grafici raggiungibili tramite dashboard.

Il profilo utente può comunque essere migliorato con l’aggiornamento dei grammi di cibo sprecato e grazie alla visualizzazione di appositi contenuti a tema. Il punteggio ottenuto farà da stimolo al confronto all’interno dei gruppi, offrendo spunti per una sana competizione e sfide per abbassare il proprio indice di spreco alimentare.