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Quanto costa un progetto digitale?

e-commerce

24 Agosto 2022 - Storie Digitali

Sono il CEO di un’agenzia digitale e la domanda che mi viene rivolta più spesso è relativa alla spesa necessaria per lo sviluppo di un sito web o di una app.

Il problema è che il costo di un progetto digitale che funziona non è standardizzabile, in quanto dipende dal business e da numerose scelte ed opzioni a disposizione. Tuttavia, esistono dei criteri secondo i quali viene stilato un preventivo preliminare.

Vediamo insieme cosa fa abbassare o lievitare i prezzi in un preventivo di un progetto digitale.

Come quantificare i costi degli elementi di base

Un progetto digitale, che sia un’app oppure un sito web, comporta inevitabilmente dei costi specifici per le imprese e le aziende. Si tratta però di una spesa indispensabile e finalizzata alla promozione del proprio brand.

Andare a quantificare il prezzo medio di un prodotto particolare è difficile poiché esistono molte variabili che rendono più complesso indicare una cifra dettagliata.

Infatti, c’è differenza tra sviluppare un’applicazione e un sito Internet in quanto hanno scopi e funzionalità diverse che richiedono di conseguenza un lavoro specifico che può costare appunto poche centinaia di euro oppure decine di migliaia di euro per i progetti più articolati e sofisticati.

Per esempio, un comune sito web teoricamente può essere costruito e mantenuto da chiunque abbia i rudimenti per farlo. In realtà, si tratta di un tipo di impegno che andrebbe svolto soltanto da chi è davvero esperto e competente per evitare di sprecare soldi per un risultato non all’altezza.

Nella spesa per la creazione di un sito Internet bisogna tenere conto di alcuni aspetti tecnici di base fondamentali. Il primo elemento da valutare è il dominio, il cui costo può variare secondo la tipologia e la sua estensione. In molti casi si spende intorno ai 20-25 euro all’anno.

Altro componente da considerare è l’hosting provider, il cui canone mensile può andare da pochi euro fino a 200 euro per i piani aziendali.

Successivamente, entrano in gioco le funzionalità di cui dovrà disporre il sito, ovvero quante pagine avrà, le foto, i video e se è previsto un reparto di e-commerce e un’area clienti.

Il numero di funzioni da implementare e il livello di complessità dell’architettura informativa del progetto sono sicuramente tra i fattori responsabili dell’aumento del prezzo, insieme alla richiesta di un’estrema personalizzazione dell’aspetto. Ad esempio, la presenza di animazioni e configurazioni alternative elaborate per alcuni dispositivi.

Più la funzione da implementare sarà lontana dal sistema di base, più sarà necessario tempo per ottenere il flusso desiderato e questo farà lievitare i costi di sviluppo.

Disegnare il flusso di navigazione di un e-commerce avendo a disposizione solo i dati del gestionale aziendale è estremamente complesso e una buona architettura informativa richiede di essere testata su un campione di utenti da professionisti competenti.

Per quanto riguarda invece le applicazioni, il discorso è più o meno equivalente. Cambiano soltanto gli strumenti e le piattaforme coinvolte per lo sviluppo.

Certo, un’app è pensata per funzionare su dispositivi mobili e l’approccio per la sua creazione sarà diverso da quello di un portale web. Inoltre, le app devono assicurare un’esperienza di navigazione semplificata ed incrementare il coinvolgimento dei clienti.

Detto ciò, il costo orientativo di un’app è ancora più complesso da individuare innanzitutto perché esistono varie categorie di applicazioni che possono essere native, ibride, web-app e PWA.

Ciascuna tipologia coinvolge il sistema operativo Android, iOS o tutti e due e di conseguenza il prezzo si diversifica secondo la mole di lavoro necessaria in fase di sviluppo.

A questo si aggiungono poi i costi relativi all’infrastruttura back-end e all’amministrazione dell’app, nonché le spese per la parte grafica e di design e le funzionalità incluse nel progetto.

Per ultimo, non deve essere trascurata la promozione dell’applicazione sugli app-store, nota come ASO (App Store Optimization). L’obiettivo è quello di avere un posizionamento migliore sugli store digitali rispetto ai competitor.

Alla luce di tali fattori, è davvero arduo esprimere una cifra per capire quanto si può spendere per sviluppare un’app. Si può semplicemente individuare un range approssimativo che va dai 5.000 ai 50.000 euro. Per le app molto complesse e articolate si può anche andare oltre questa soglia.

Risparmio se chi sviluppa lavora in remoto?

Il lavoro in remoto è ormai una realtà consolidata ed è dimostrato che lavorare in un luogo differente dall’ufficio non influisce sulle performance professionali.

Anzi, molti lavoratori del settore digitale sfruttano tale possibilità, particolarmente apprezzata in quanto possono disporre del proprio tempo come preferiscono, ovviamente nel rispetto delle scadenze di lavoro.

Quando però la modalità di lavoro incide sui costi del tuo sito o della tua app il fornitore assume che i suoi collaboratori in remoto siano meno performanti perché non ne ha il totale controllo.

Ciò è indicativo di una scarsa serietà nella gestione di un progetto digitale. Prima di affidargli il vostro pensateci due volte.

Posso risparmiare facendo qualcosa da solo?

Certo, se una persona dispone delle conoscenze di base in ambito informatico può fare anche da sé, occupandosi del progetto autonomamente. È un rischio che però non sempre porta frutti per l’impresa.

Infatti, il fai da te non è mai sinonimo di risparmio poiché chi non ha competenze sufficienti può provocare dei danni irreversibili, minando le fondamenta di un prodotto digitale. Ognuno deve fare il proprio lavoro e dedicarsi soltanto a ciò per il quale è preparato, senza improvvisare nulla.

Dunque, è bene affidarsi ad agenzie che siano altamente qualificate e specializzate nel settore e che siano in grado di fornire risultati di un certo livello.

Posso risparmiare fornendo la grafica?

Puoi farlo solo se sei un designer professionista. Come si dice, anche l’occhio vuole la sua parte e per questo non bisogna lesinare sulla componente grafica che riveste un ruolo fondamentale nel catturare l’attenzione del cliente.

Il web non è più agli inizi e il livello di complessità raggiunto rende non competitive tutte quelle realtà che non si affidano ad esperti capaci di effettuare studi preliminari sul target di riferimento.

È quindi preferibile affidarsi a professionisti come gli UX Designer che vi offrono un vantaggio non indifferente sulla concorrenza sempre più spietata.

Posso risparmiare fornendo i testi?

Tutti i testi di progetti che puntano ad un preciso risultato di marketing affidato all’agenzia hanno bisogno di una particolare attenzione e cura dei dettagli.

Così come per la grafica, affidarsi ad esperti è la soluzione più idonea per ottenere dei risultati soddisfacenti per l’azienda.

Oggi le agenzie dispongono di copywriter o content writer che si impegnano nel produrre testi mirati ed ottimizzati in chiave Seo per un migliore posizionamento sui motori di ricerca.

Insomma, anche questo aspetto del progetto deve essere seguito soltanto da personale qualificato e competente per non inficiare tutto il lavoro svolto a monte.