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Web Analytics: lo strumento per una strategia aziendale vincente

10 Ottobre 2022 - Storie Digitali

La Web Analytics è oggi molto importante per il successo di un’impresa e costituisce l’insieme tools digitali tramite cui controllare l’andamento di un sito web in termini di traffico.

Tali strumenti sono indispensabili per strutturare un’adeguata strategia di marketing che possa aumentare fatturati e profitti. È farlo è necessario raccogliere dati, analizzarli nel corso del tempo e creare indicatori in linea con gli obiettivi aziendali.

L’analisi professionale dei dati consente di verificare l’efficacia del lavoro che si sta svolgendo e in quale maniera raggiungere i risultati sperati.

Ecco allora in cosa consiste la Web Analytics, come viene effettuata e quali sono i principali programmi che possono essere d’aiuto per le società.

Cos’è la Web Analytics

Per prima cosa, è bene capire a cosa ci si riferisce quando si parla di Web Analytics. Si tratta di tutte quelle informazioni che riguardano gli utenti che consultano un sito.

In parole più semplici, la Web Analytics si occupa di eseguire la raccolta, l’analisi e la misurazione di dati inerenti al traffico di un sito Internet, con lo scopo di ottimizzarne l’uso e la fruibilità.

Negli ultimi anni gli strumenti per la Web Analytics rivestono un ruolo sempre più preponderante nell’analisi del comportamento degli utenti e dei loro gusti.

Infatti, si parla di Big Data proprio per evidenziare che i dati sono ormai sempre più numerosi e di ardua interpretazione, ma si rivelano una fonte inesauribile di informazioni per le strategie marketing.

Tramite la Web Analytics è anche possibile sapere da dove provengono le visite al sito. Ad esempio, se hanno origine dai motori di ricerca, banner pubblicitari, blog, campagne social o campagne Google AdWords.

Tutto ciò è utile per comprendere quale direzione intraprendere e dove convogliare gli investimenti. Inoltre, si può scoprire come si comportano gli utenti e quali pagine sono più visitate, in maniera da definire campagne marketing ad hoc per incrementare le vendite.

Infine, grazie alla Web Analytics si possono individuare aree di malfunzionamento del portale, abilitando in real time delle soluzioni correttive.

Le fasi della Web Analytics

Fare Web Analytics è fondamentale per identificare le performance delle proprie piattaforme ed analizzarne i risultati, eseguendo al contempo confronti per scoprire come usufruiscono gli utenti dei servizi.

Per effettuare una precisa Web Analytics che possa aiutarci a pianificare una strategia marketing di successo è preferibile suddividere il lavoro in 4 fasi principali:

  1. Raccogliere i dati: di solito i dati di cui un’azienda dispone sono tantissimi e provengono da più fonti diverse. Pertanto, la raccolta dati online ed offline è di grande importanza per poter poi eseguire un’analisi ampia in una prospettiva omnichannel. Per evitare di compromettere le fasi di analisi bisogna scegliere con cura i dati da raccogliere e le fonti da cui provengono. Per esempio, il dato delle vendite dall’estero deve indicare dettagliatamente se sono solo online oppure solo offline.
  2. Analizzare dati: le statistiche relative al sito web non sono in senso stretto Web Analytics poiché misurano in valori percentuali il traffico in transito sul sito. Invece la Web Analytics è quella che spiega ciò che accade sul nostro portale web. Dunque, le statistiche rappresentano puramente l’aspetto quantitativo, mentre il lavoro di Web Analytics aiuta a definire un’analisi qualitativa dei dati. In questo senso può essere importante dotarsi di programmi di Business Intelligence che consentono di avere una panoramica generale dell’andamento dell’impresa.
  3. Creare i KPI: questa è forse la fase più delicata in quanto diventa necessario produrre dei KPI (Key Performance Indicators), cioè degli indicatori di performance che ci danno una mano a capire se la strategia prescelta è vincente o meno. Le metriche esistenti sono di moltissimi tipi ed includono tasso di conversione, posizionamento, traffico mensile e molto altro. Con i giusti tools di Web Analytics si potrà così comprendere se si sta seguendo una rotta giusta oppure è necessario muoversi in altre direzioni.
  4. Definire una strategia digitale: una volta individuati gli elementi idonei che potrebbero migliorare il traffico del sito, è consigliabile testare le correzioni che abbiamo scelto proponendo agli utenti una o più pagine con caratteristiche diverse per sapere quale assicura un successo maggiore (gli A/B test). In tal caso il KPI più interessante da osservare è soprattutto il tasso di conversione che permette di avere maggiori guadagni sul medio-lungo termine.

A proposito del lavoro da fare con la Web Analytics, è assolutamente necessario verificare quotidianamente o comunque a cadenza regolare i dati registrati per evitare che il pubblico possa allontanarsi dal sito. Insomma, meglio prevenire che curare.

Infine, i dati devono essere considerati sul lungo periodo. Infatti, l’analisi delle informazioni è più precisa ed accurata quando si ha un quadro storico delle metriche di riferimento.

I più importanti tools per la Web Analytics

Per poter analizzare a fondo i dati relativi ad un sito web è bene avere una conoscenza professionale dei vari strumenti a disposizione per la Web Analytics. Ecco quali sono i programmi maggiormente impiegati, sia gratuiti che a pagamento.

Google Analytics

Questo è senza dubbio il tool più famoso ed impiegato da coloro che sono abituati a raccogliere informazioni sulle piattaforme web. Google Analytics è ricco di moltissime funzioni ed opzioni di grande interesse.

Non a caso si può scoprire da quali dispositivi si collegano gli utenti, quanto tempo trascorrono sulle pagine web, quali sono i contenuti più visitati e quali, al contrario, sono in declino. In questo modo è possibile intervenire per correggere i testi e migliorarne la performance.

Adobe Analytics

Adobe Analytics è uno dei software di maggiore affidabilità che si possono incontrare sul web. È una suite che offre vari componenti di analisi e monitoraggio dei KPI.

Ciò significa che sulla dashboard si potranno incrociare statistiche e valori per organizzare una puntuale strategia di marketing basata sui numeri. C’è da sottolineare che Adobe Analytics è a pagamento ed è forse un po’ più complesso da utilizzare rispetto ad altri tools. Dunque, è principalmente indicato per le medio-grandi imprese.

Zap

Zap è un ottimo strumento di Web Analytics per qualsiasi tipo di società. Dispone di un Data Hub che propone l’analisi dei dati per qualunque obiettivo aziendale che si desidera impostare. In aggiunta, è presente una dashboard molto semplice ed intuitiva anche per i meno esperti.

Ci sono diversi piani da poter sottoscrivere per gli utenti e si potrà integrarne l’uso con applicazioni quali Google Analytics, Qlik, Power BI, Tableau e altro.

Hotjar

Hotjar è l’ideale per tracciare con precisione gli interessi ed i comportamenti degli utenti che si collegano al sito.

Il programma permette di creare delle heat map secondi i criteri richiesti, registrare le sessioni di visita, analizzare i form di contatto e trovare eventuali errori nelle informazioni condivise.

Hotjar ha una versione free con funzioni limitate, ideale per chi ha poche esigenze ed alle prime armi. In alternativa si può aderire alla versione premium, consigliata per gli addetti ai lavori e alla versione pro in abbonamento per le agenzie che hanno più clienti da seguire.

Mamoto

Mamoto è un software open source e gratuito ed è quindi consigliabile per le piccole aziende. Inizialmente appariva come una specie di copia di Google Analytics, con la differenza che le analisi dovevano essere ospitate sui propri server.

Oggi questa opzione è ancora disponibile, ma Mamoto attualmente offre anche una versione basata su cloud. L’interfaccia è completamente personalizzabile ed i report di analisi sono in tempo reale. Per finire, ci sono funzionalità estendibili tramite plugin.

Uno sguardo al futuro della Web Analytics: Google Analytics 4

È evidente come Google Analytics sia il principale tool di Web Analytics presente sul mercato e negli ultimi anni gli sviluppatori stanno lavorando per apportare evoluzioni di un certo peso.

Infatti, il gigante di Mountain View ha deciso di lanciare ufficialmente Google Analytics 4 e l’aggiornamento dell’attuale versione avverrà il 1° luglio 2023.

Siamo davanti ad una trasformazione imponente della logica con cui vengono raccolti ed usati i dati che tiene in considerazione l’evoluzione del web, sempre più orientato verso il mobile, il rispetto della privacy e l’utilizzo di soluzioni di machine learning.

Vediamo allora le novità più significative di Google Analytics 4:

  • C’è la possibilità di realizzare analisi cross-platform del customer journey attraverso i dati estratti dal sito web e dalle app mobili, risolvendo una delle limitazioni delle precedenti versioni;
  • Ci sarà un’analisi più flessibile a cui sono collegati specifici elementi di interesse per gli analisti quali scroll delle pagine, download, ricerche nel sito, click e aperture dell’app;
  • Si potranno monitorare in modo più dettagliato i funnel di acquisizione di clienti e lead ed i percorsi di conversione;
  • Verranno applicati algoritmi di machine learning per interpretare e prevedere il comportamento degli utenti;
  • L’analisi sarà effettuata anche in assenza di cookie, basandosi su analisi statistiche e machine learning;
  • Se l’ultima versione di Google Analytics si fondava sulle informazioni utente, con Google Analytics 4 le interazioni degli utenti diventano degli eventi, ovvero dei modelli basati sui comportamenti;
  • In questo nuovo modello in contrapposizione al bounce rate (frequenza di rimbalzo) avremo l’engagement rate (frequenza di coinvolgimento). Le due metriche insieme andranno a comporre il 100% delle sessioni.

Google Analytics sembra trasformarsi in un software molto più predittivo ed intelligente che dà agli analisti l’opportunità di disporre di nuovi tools di misurazione ed integrazione.

A tal proposito ci sarà un potenziamento del tracciamento tra domini e maggiori opzioni di controllo dei negozi e-commerce. D’altra parte, però, è probabile che servano conoscenze tecniche più avanzate per usare alcune funzioni del programma.

Al contempo si punta molto sulla questione della privacy, tanto che la raccolta dei dati non avverrà più esclusivamente tramite cookie e non saranno più memorizzati gli indirizzi IP degli utenti.

C’è solo da attendere l’estate del 2023 per toccare con mano i cambiamenti apportati da Google Analytics 4.