A chi non è mai capitato di sentir parlare di Bitcoin, criptovalute o token? Alla base di questi argomenti così attuali c’è una comune tecnologia denominata blockchain, di cui gran parte delle persone non ne conosce ancora il significato o l’importanza.
La diffusione delle blockchain è stata essenziale per il mercato delle criptovalute e di fatto ne costituisce il cuore pulsante che permette di gestire e registrare ogni singola transazione per ottenere dei profitti apprezzabili.
In realtà, una rete blockchain non viene utilizzata soltanto a proposito delle monete virtuali, ma sta trovando largo impiego in molti altri settori come quello bancario, finanziario, vendita al dettaglio, energia e molto altro.
Ma come funziona una rete blockchain, quali vantaggi offre e come viene sfruttata in concreto?
La tecnologia blockchain funziona come un database o registro di contabilità immutabile e condiviso che serve a semplificare la registrazione delle transazioni e la tracciabilità degli asset di una rete commerciale.
Tale registro è composto da una catena di blocchi, ognuno dei quali contenente delle informazioni. Quando viene eseguita una transazione, la modifica ed il consenso vengono distribuiti lungo tutti i nodi della rete.
Si ha quindi un nuovo blocco concatenato a quello antecedente che sarà dotato di un codice hash, una rappresentazione alfanumerica dei dati, il quale è univoco e può cambiare solo se uno dei dati del blocco viene modificato.
C’è poi l’hash del blocco precedente nella catena che funge da riferimento per tenere i blocchi in ordine cronologico. Invece la marca temporale indica il momento preciso in cui il blocco è stato creato ed è indispensabile per preservare la cronologia della concatenazione.
Questi 3 elementi fanno in modo che i vari nodi della blockchain non possano essere modificati, rendendoli di fatto immutabili. Infatti, se qualcuno provasse a modificare un blocco, cambierebbero sia l’hash che la marca temporale, alterando l’intera catena.
Tutti coloro che partecipano alla rete blockchain hanno il permesso di accedere al registro condiviso, dove le transazioni vengono registrate soltanto una volta, risolvendo il problema delle duplicazioni tipiche delle reti tradizionali.
Inoltre, se una transazione contiene un errore, bisognerà aggiungerne una nuova per correggere lo sbaglio. Alla fine, entrambi i record saranno visibili.
Le blockchain oggi trovano un uso diversificato rispetto agli inizi, ma i principi di fondo su cui si basano sono sempre gli stessi. In particolare, il loro funzionamento è costruito su 6 punti fermi:
Per quanto riguarda invece la sua architettura, la blockchain comprende i seguenti componenti:
Una volta compreso come agisce un registro blockchain, è bene andare a capire quante tipologie di reti blockchain esistono oggi.
La tecnologia blockchain è in costante ascesa ed è sempre più apprezzata nei differenti ambiti dell’economia globale che necessitano di un’archiviazione sicura e decentralizzata dei dati.
Infatti, presenta dei notevoli vantaggi rispetto ai più tradizionali database. Vediamo quali:
Il meccanismo di nodi concatenati tra loro che regola l’intera blockchain è alla base della stessa idea delle criptovalute.
La prima transazione costruita su blockchain risale al 2009, anno nel quale è nato il Bitcoin, la criptovaluta più famosa e diffusa, ideata dal misterioso Satoshi Nakamoto.
Questa moneta virtuale è stata la prima ad usare un registro distribuito per tracciare le transazioni. La novità principale introdotta dai Bitcoin consisteva nel fatto che ciascuna transazione era legittimata ed autorizzata da una rete decentralizzata e non da altri enti centrali.
I nodi che mettono a disposizione la propria potenza di calcolo sono definiti miner e guadagnano una frazione di criptovaluta per ogni blocco al quale prendono parte.
In questo caso si parla di mining, ovvero la condivisione della potenza di calcolo degli hardware di coloro che partecipano alla rete.
Spesso oggetto di critiche e problematiche, ai Bitcoin sono seguite anche altre criptovalute e piattaforme che in parte hanno cercato di migliorarne di difetti. Le più note sono Ethereum, Primecoin, Cardano, Solana, Decentraland e Zcash.
Strettamente connessi alla blockchain sono poi i famigerati token. Non sono altro che informazioni digitali distribuite su un registro condiviso e sono associate univocamente ad una sola ed esclusiva persona del sistema.
Insomma, il token definisce la proprietà di un asset, la ricezione di un pagamento oppure l’accesso ad un servizio.
Attualmente tra i token più diffusi ci sono gli NFT, i non-fungible token. I token non fungibili costituiscono tutti quei beni digitali che gli utenti posseggono attraverso la blockchain che ne registra la proprietà. Il termine non fungibile significa che i singoli beni posseduti non possono essere scambiati e sono immutabili.
Dalle blockchain sono derivate anche le ICO (Initial Coin Offering), delle forme di finanziamento impiegate specialmente dalle startup.
Tradotto in parole semplici, con un’ICO si propone al pubblico un progetto che sarà realizzato per mezzo della blockchain sviluppando token da cedere ai finanziatori in cambio di un compenso. Le ICO vengono attivate pure per le raccolte fondi tradizionali oppure per creare delle nuove criptovalute.
Le blockchain rappresentano forse una delle tecnologie più promettenti ed i suoi sviluppi futuri sono ancora un’incognita. Quel che è certo, è che la sua semplicità ed affidabilità apre nuovi orizzonti di applicazione, svincolati dal ramo bancario e delle criptovalute.
Infatti, l’utilizzo della blockchain sta diventando frequente in diversi ambiti come i trasporti, l’industria manifatturiera, il fund raising e tanti altri.
A beneficiarne saranno soprattutto i settori economici che richiedono una certificazione delle informazioni. Secondo gli analisti, la maggioranza delle società e delle attività imprenditoriali avrà dei vantaggi dalle reti blockchain.
In special modo si potranno apprezzarne i benefici anche in campo commerciale, con transazioni autenticate e registrate da una piattaforma decentralizzata che non necessita di una supervisione da parte di un soggetto centrale, assicurando comunque la giusta protezione da frodi e cyberattacchi.
Andiamo a scoprire quali campi di applicazione hanno le blockchain:
Appare evidente come negli ultimi anni le blockchain abbiano conquistato molti dei settori di applicazione più importanti, anche se per molti aspetti non è ancora ben chiaro in che modo la tecnologia possa effettivamente migliorare i vari processi esistenti.
Il riferimento principale rimane ovviamente l’ambito finanziario, ma le prospettive di crescita per le blockchain fanno pensare ad un futuro luminoso, con ampi margini di ampliamento.