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Realtà Aumentata, la tecnologia che amplia la realtà

Visualizzazione realtà aumentata su tablet

15 Dicembre 2020 - Tips & tricks

Chi avrebbe mai pensato di poter cercare e visualizzare quello che ci serve in modo pratico e veloce, molto spesso senza neanche utilizzare le mani? Come Agenzia, iniziamo a ricevere sempre più richieste di integrazione di app con realtà aumentata.

Termine coniato dal ricercatore dell’industria aeronautica statunitense Boeing, Thomas Caudell, la Realtà Aumentata, in inglese Augmented Reality (AR), è un processo tramite cui è possibile aggiungere informazioni alla vera realtà.

Da non confondere con la Realtà Virtuale (Virtual Reality), una simulazione di una realtà differente da quella in cui ci si trova, un’esperienza completamente artificiale senza lo sguardo sul mondo reale.

Altra “realtà” è la Realtà Mista (Mixed Reality), in cui è possibile utilizzare sia l’AR, sia la VR, permettendo di interagire con oggetti reali nel mondo virtuale.

L’insieme di tutte e tre è la Realtà Estesa (Extended Reality), in cui l’intelligenza artificiale è parte integrante dell’esperienza, ma noi ci soffermeremo su quella considerata più promettente, la Realtà Aumentata.

Come funziona la Realtà Aumentata?

La Realtà Aumentata è basata sul principio overlay, principio di sovrapposizione: ad esempio la fotocamera scansiona gli oggetti presenti nell’inquadratura, riconosciuti dal sistema e a cui vengono aggiunte informazioni, sovrapponendo contenuti digitali al mondo reale.

La Realtà Aumentata può essere impiegata in vari modi e con dispositivi di vario tipo: le app su smartphone e tablet sono la tipologia più diffusa.

Ricordate il videogioco Pokémon Go? È basato su un’AR che permette di localizzare e catturare i famigerati pokémon nel mondo reale, tenendo d’occhio il display del cellulare.

La Realtà Aumentata viene elaborata anche tramite computer. Alcune automobili sono dotate di navigatori satellitari in grado di utilizzare l’AR per fornire indicazioni come la presenza di autovelox o distributori di benzina e mostrarli tramite i head-ud display, schermi interattivi montati sul parabrezza dell’auto.

Altra tipologia d’impiego della Realtà Aumentata è quella tramite un particolare modello di occhiali, dotati di fotocamera e un display, tramite cui informazioni vengono aggiunte alla realtà. I più diffusi sono i Google Glass, che consentono accesso a informazioni che non potrebbero essere percepite soltanto con i cinque sensi, o i Microsoft Hololens, occhiali dotati di sensori e display 3D che proiettano ologrammi molto realistici con cui è possibile interagire con sguardo, voce e persino i movimento delle mani.

Una delle ultime invenzioni sono gli smart mirror, specchi che ti permettono di indossare virtualmente dei vestiti senza provarli davvero, di visualizzare un nuovo colore di capelli o un tipo di make-up.

Campi d’utilizzo e vantaggi della Realtà Aumentata

I campi d’utilizzo della realtà aumentata sono quindi tantissimi, dal gaming con giochi dotati di geolocalizzazione fino ai fini cinematografici, ad esempio i Porg di Star Wars grazie al Project Porg sono diventati potenziali animali domestici virtuali per tutti i fan della saga.

Altro utilizzo molto importante è nel settore industriale, per la manutenzione dei macchinari e la riduzione dei tempi di lavoro, o ancora nel campo dell’architettura per costruire modelli architettonici, uniti alle realtà attraverso gli occhiali, per avere una visione più accurata durante la costruzione di palazzi e la cura dei monumenti.

Ma oltre all’utilizzo strettamente finalizzato all’ottimizzazione del lavoro, la Realtà Aumentata può essere utilizzata per migliorare l’esperienza durante una visita turistica nei musei, all’interno di visite didattiche e processi di apprendimento, per esempio JigSpace di Apple permette di esplorare l’interno degli oggetti per impararne la struttura e capirne il funzionamento o Plantale sempre di Apple, ci permette di esplorare e osservare la vita di una pianta virtuale.

La Realtà Aumentata è presente anche in social network come Instagram e Snapchat che permettono di modificare volto e voce.

La Realtà Aumentata nel marketing

Innumerevoli aziende hanno cominciato ad utilizzare la Realtà Aumentata nella promozione di prodotti e servizi, come Ikea con un’app che permette ai clienti di vedere come un acquisto si adatterebbe in casa o Lego che usa l’AR per far visualizzare al cliente il gioco contenuto nella confezione senza aprirla.

Nell’ambito del web marketing anche Amazon utilizza la realtà aumentata nell’app per migliorare la Customer Experience. La Realtà Aumentata ha quindi un ruolo molto importante nel Visual Content Marketing, cioè l’attività di marketing tramite utilizzo di foto, video o comunque elementi grafici: è molto più semplice attirare l’attenzione dell’utente e convertirlo in acquirente con un’esperienza visiva, se lo si fa con la Realtà Aumentata ancor di più.

Immaginiamo di dover comprare delle tende, e un’applicazione ci permette di capire molto più velocemente quale tipo e colore sono più adatti, va da sé che l’acquisto sarà molto più semplice e veloce e il cliente sarà molto più coinvolto.

La Realtà Aumentata in medicina

Proximie, piattaforma di condivisione di informazioni mediche, Microsoft e Google stanno investendo nella Realtà Aumentata anche come supporto nel settore medico, ad esempio all’interno di un intervento chirurgico potrebbero far interagire il chirurgo con altri medici per supportare l’intervento a distanza, o più semplicemente permettere al chirurgo di visualizzare la zona dove intervenire prima o durante l’operazione.

Storia della Realtà Aumentata

Come accade molto spesso, è possibile vedere esempi di Realtà Aumentata già in alcune opere letterarie e cinematografiche molto prima della sua reale invenzione. Ad esempio, L. Frank. Baum, nel suo romanzo The Master Key, racconta di un ragazzino in possesso di occhiali molto particolari che gli permettono di capire qualità e difetti delle persone intorno a lui. Impossibile non pensare a Star Trek, Terminator o al più recente film Avatar, che mostrano scenari altrimenti impossibili senza la Realtà Aumentata.

Negli anni ’50 Morton Leonard Heilig, regista statunitense, immaginò di permettere allo spettatore di partecipare attivamente alle opere cinematografiche attraverso i cinque sensi. Negli anno ’60 costruì Sensorama, dispositivo che trasmetteva immagini 3D e sensazioni tattili come vibrazioni, vento e odori.

La sperimentazione nell’ambito di una vera e propria realtà virtuale cominciò negli anni ’60 con Ivan E. Sutherland, informatico e ricercatore statunitense, che studiò sistemi di realtà immersiva con un display tridimensionale montato su un casco.

Negli anni ’90 nasce EyeTap, un sistema di visione artificiale con testo e grafica ideato dall’ingegnere canadese Steve Mann, ma i primi veri modelli di applicazione della Realtà Aumentata nascono con il lavoro di Thomas Caudell e David Mizell per l’azienda d’industria aeronautica statunitense Boeing, prototipi progettati in campo militare per permettere ai piloti di visualizzare le informazioni importanti.

È nel 2009 che comincia la diffusione pubblica della Realtà Aumentata con Layar, programma per smartphone che tramite GPS e orientamento dello schermo permette all’utente di vedere le icone dei punti di interesse presenti nella zona, come ristoranti, bar e musei.

Nel 2017 Google ha creato una piattaforma proprio per creare app di Realtà Aumentata, ARCore.

Nell’era del digitale la Realtà Aumentata quindi è uno strumento rivoluzionario, che si sta rivelando fondamentale in tutti gli ambiti lavorativi o quasi, migliorando qualità e tempistiche nel lavoro ma anche nella quotidianità.